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Per l’appuntamento del giovedì con la rubrica del Pet Food, ho chiesto alla nostra dottoressa Raffaella Bestonso, veterinario comportamentalista, di approfondire un tema molto delicato e assolutamente attuale, considerato il periodo, ovvero “un cucciolo per Natale“.
Ancora troppe sono le persone che considerano gli animali come dei giocattolini quasi inanimati pensando che rimarranno sempre cuccioli, carini e indifesi e di conseguenza, ancora troppi sono gli abbandoni quando ci si accorge che il cane o il gatto non è un giocattolo, ma che anzi, è cresciuto, ha delle necessità, un carattere ben definito a volte da correggere, e che è un vero e proprio impegno da prendere seriamente.
Per una persona come me che ha animali da una vita e che trascorre con loro la maggior parte del proprio tempo considerandoli totalmente membri della famiglia, il pensiero di qualcuno che abbandona un animale o che comunque non lo tratta con i meritati riguardi è quasi impensabile…ma purtroppo è una realtà orrenda molto comune.
Vediamo insieme come ha deciso di argomentare il tema “un cucciolo per Natale” la nostra dottoressa Bestonso:
Sta arrivando il Natale : quale regalo più bello di un morbido cucciolo?
Il cane viene scelto per il forte impatto sociale e per la profonda relazione che instaura con noi diventando in tutto e per tutto un componente della nostra famiglia.
Il cane però ha anche dei bisogni e richiede un impegno da parte di tutta la famiglia: non è un oggetto di cui ci si può stufare.
Occorre porsi delle domande, prima di intraprendere la vita con un peloso amico a quattro zampe, in modo da iniziare un percorso insieme che porti migliorie alla qualità della vita del proprietario e del suo animal.
Il cane è un animale sociale, non ama la solitudine.
Come il suo progenitore, il lupo, vive in branco e in natura caccia percorrendo grandi distanze.
Inoltre è un animale gerarchico che segue delle regole di convivenza.
Esso ha quindi necessità di stare insieme al suo branco (o, nel caso in cui venga adottato da noi uomini, alla famiglia), di fare movimento, di avere delle regole chiare. Un cane non potrà rimanere solo in casa per 8-10 ore, ma avrà bisogno di uscire a vedere il mondo e, quando è a casa, di stare con i componenti della famiglia che l’hanno accolto.
Inoltre il cane vive in media 12 – 14 anni: durante le varie fasi della sua vita avrà bisogno di esser accudito e curato.
Il cane dovrà uscire per i propri bisogni almeno tre – quattro volte al giorno: in una delle uscite dovrà correre libero e giocare con i suoi amici.
Le passeggiate avranno anche l’obiettivo di permettere al cane di annusare, lasciare messaggi, mettere in atto le attività comunicative proprie della specie: potrà lasciare segnali olfattivi tramite la deposizione di feci e urine, segnali visivi sdraiandosi o raspando il terreno, segnali acustici attraverso l’abbaio, l’ululato, l’uggiolio.
Se siete in attesa di un bimbo o avete bambini piccoli, dovrete valutare quale tipologia di cane sia più adatta: meglio scegliere un cane con un temperamento docile, mansueto, non troppo irruento e reattivo. Se il regalo è per una persona anziana, meglio evitare cani troppo dinamici che necessitano di fare attività fisica impegnativa.
Il cucciolo deve rimanere con la mamma e i fratellini fino ai 6o giorni circa di età e, nel momento del passaggio alla nuova famiglia, dovrà già avere il microchip. Insieme all’adozione si dovrà effettuare il passaggio di proprietà. Per decidere quale tipologia di cane può essere adatta alla famiglia potete chiedere al medico veterinario che vi potrà fornire tutte le informazioni necessarie.
Esistono dei costi fissi dati come le vaccinazioni e le visite che, nel primo anno di età, saranno più frequenti per riuscire a controllare che la crescita del cucciolo avvenga correttamente e ad impostare un buon piano vaccinale che comprenderà richiami annuali.
Ogni anno, poi, dove sarà necessario, si dovrà effettuare la profilassi nei confronti della filariosi e della leishmaniosi.
E poi non dobbiamo dimenticare i trattamenti nei confronti dei parassiti esterni (pulci, pidocchi ecc) ed eventuali terapie farmacologiche conseguenti a patologie di diversa natura.
Se avete risposto a tutte queste domande …. potrete procedere
Non è detto che si debba sempre scegliere un cane di razza, i meticci sono cani meravigliosi che donano affetto e compagnia: essi hanno comunque caratteristiche comportamentali e morfologiche che riconducono alle razze da cui derivano.
La maggioranza delle tipologie di cani è frutto di una selezione operata dall’uomo che ha saputo sfruttare le peculiarità dei diversi individui (caccia, guardia, difesa). Alcune razze sono molto attive e i cani appartenenti ad esse possono avere difficoltà ad adattarsi ad una vita troppo sedentaria.
Così i Border Collie avranno bisogno di fare movimento, di svolgere attività sociali e di esplorare in libertà.
Non è la piccola taglia che fa la differenza sulle esigenze di un cane: un Jack Russel è un cane dinamico e vitale che presenta le stesse necessità del Border Collie!
I grossi cani guardiani delle pecore come il cane Maremmano-Abruzzese, il Pastore dell’Asia Centrale, il cane da Montagna dei Pirenei sono cani che vivono nel gregge, indipendenti, territoriali e protettivi dei loro animali e terranno lontano chiunque si avvicinerà al loro “gregge”: queste attitudini saranno presenti anche nel soffice cucciolo portato a casa che, quando crescerà, diventerà un cane decisionista e da guardia.
Il cani conduttori del bestiame, invece, come i Pastori o i Bovari, sono cani di famiglia che vivono al fianco del loro padrone sempre predisposti a svolgere attività insieme a lui, intelligenti e versatili.
Molte razze di cani da compagnia sono di piccola taglia: Chihuahua, Shih Tzu, Maltesi mantengono caratteristiche morfologiche infantili anche da grandi che li predispongono alle coccole e a stare con i loro proprietari.
Il problema è che alcune caratteristiche comportamentali legate alla giovane età verranno mantenute anche negli adulti: vorranno essere sempre al centro dell’attenzione e la loro tendenza a rimanere sempre in contatto con le persone potrebbe favorire lo sviluppo di problemi da separazione dal proprietario.
Inoltre non dobbiamo farci ingannare dalle dimensioni: un Chihuahua, anche se piccolissimo, avrà la stessa esigenza di uscite di un conspecifico più grande! Non è corretto obbligarli a sporcare in casa e non permettere loro di uscire regolarmente, come purtroppo spesso accade.
I cani estroversi e amichevoli come i Retriever sono i più facili da gestire: sono contenti di stare in compagnia del proprietario, sono socievoli e collaborativi.
I Terrier tipo Bull (Staffordshire Terrier, Pit Bull, Bull terrier) non sono per tutti, anzi, sono per pochissimi!
Sono una miscellanea di sangue combattivo che li porta a litigare spesso con gli esemplari della loro specie.
Dopo l’adolescenza, anche il cane più tenero, soprattutto se maschio, rischia di scatenare zuffe che possono portare anche a gravi conseguenze.
Non sono quindi cani facili da gestire.
Sarà importante controllare che la mamma sia presente e che quest’ultima sia socievole e tranquilla con le persone.
L’ambiente in cui vengono tenuti i cuccioli dovrà essere pulito, luminoso, con temperatura adeguata e dovranno essere presenti persone che si dedicano e interagiscono con i cagnolini.
I cuccioli dovranno avere la possibilità di esplorare l’ambiente, dovranno essere in buono stato di nutrizione, vivaci e amichevoli, con il pelo lucido, senza parassiti. La prima sverminazione e il primo vaccino, eseguiti da un medico veterinario, potranno già essere stati somministrati prima dell’adozione.
… quando prenderemo la decisione di adottare un cucciolo non dovremo essere spinti dall’emotività, né dovremo seguire le mode; la nostra scelta dovrà essere basata sulle caratteristiche e sulle esigenze della nostra famiglia e potremo chiedere aiuto a esperti come il medico veterinario che saprà offrirci il giusto consiglio per poter condurre una lunga vita serena insieme al nostro “amico a quattro zampe”.
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