Agrumi: proprietà e controindicazioni

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Degli agrumi in senso generale dobbiamo sapere che sono, tutti, i frutti di un gruppo di piante sempreverdi del genere Citrus, il cui nome deriva dal loro sapore “agro”.
Sono frutti che sicuramente possono essere considerati alleati della nostra salute: particolarmente ricchi di acidi organici, soprattutto di acido citrico (fino al 6% nei limoni), hanno una notevole percentuale di vitamina C, retinolo (che nell’organismo si trasforma in vitamina A), vitamine B1, B2, B3.
Formati da una bacca ovale o tondeggiante chiamata esperidio, gli agrumi principali sono il limone, l’arancia, il cedro, il bergamotto, il mandarino e i suoi ibridi (per esempio la clementina, il mapo, il mandarancio), il pompelmo e il chinotto.
Moltissime sono le altre varietà, molte più conosciute altre meno: volendo ricordarne alcune possiamo citare il kumquat, l’arancia amara, la mano di Buddha, il pomelo, il kaffir lime e tanti altri ancora.

VALORI NUTRIZIONALI DEGLI AGRUMI:

Soprattutto arance, mandarini, pompelmi, limoni, cedri e lime costituiscono una fonte eccezionale di vitamina A, B e C ma anche di sostanze antiossidanti, di fibre e fi minerali, tra cui il calcio, il potassio, il magnesio e il ferro.
Tutti contengono molta acqua in una percentuale tra l’80% e il 90%, acidi organici e in particolare l’acido citrico.
Non abbonano gli zuccheri, rappresentati principalmente dal fruttosio, e in generale l’apporto calorico è decisamente basso: tra le 30 e le 70 calorie per 100 grammi di prodotto, una percentuale che si mantiene costante anche per succhi e spremute a base di agrumi.

PROPRIETA’ E CONTROINDICAZIONI DEGLI AGRUMI:

Nel loro complesso, gli agrumi sono alimenti molto importanti nella nostra dieta, soprattutto nei mesi invernali perché contribuiscono a rinforzare il nostro sistema immunitario, aiutandoci ad affrontare i classici malanni stagionali.
Nei mesi estivi  reintegrano i sali minerali, fornendo all’organismo una buona energia fisica.
Per trarre il massimo beneficio dal consumo di agrumi, occorre tuttavia prestare una certa attenzione negli abbinamenti alimentari.
Il succo di limone è raccomandato per condire i cibi così da aiutare l’organismo ad assorbire il ferro.
La spremuta d’arancia sarebbe invece da evitare in combinazione con caffè e latte.: in questi casi, infatti, si rischia di incrementare l’acidità dello stomaco.
mandarini e le clementine, in particolare, sono calmanti e dissetanti, utili in caso di fragilità capillare, insonnia, inappetenza.
La scorza ha proprietà amaro-toniche poiché contiene limonene e antiossidante e protegge dall’azione dei radicali liberi.
Questi due agrumi contengono anche una quantità apprezzabile di acido folico e di bromo, calmante del sistema nervoso.
Il notevole apporto di acqua, combinato con la presenza di potassio, fa sì che gli agrumi in generale siano fondamentali per il mantenimento di un buon equilibrio idro-salino dell’organismo.
Il limone abbassa il livello di zuccheri nel sangue: è antisettico, battericida, diuretico, astringente, dissetante, tonico del sistema nervoso.
Risulta utile anche in caso di uricemia e gotta, artrite, reumatismi, arteriosclerosi, obesità, anemia, ipertensione, varici, flebiti, afte, stomatiti, tonsilliti.
L’arancia mangiata fresca è capace di contrastare in maniera efficace le vene varicose, e il limone è utile per chi segue una dieta ricca di proteine: l suo succo infatti sembra capace di sciogliere i calcoli renali, grazie ai citrati,  in particolare quelli di potassio.
Del pompelmo non si butta via niente: i suoi semi, se usati per preparare un estratto, hanno un’azione antibiotica che, a differenza dei medicinali, non indebolisce il sistema immunitario, non danneggia la flora batterica e non ha effetti collaterali.
Infine, il bergamotto viene impiegato per la preparazione di integratori con l’obiettivo di abbassare i livelli di LDL: è consigliato, dunque, nella dieta per il colesterolo alto.
Per quanto riguarda le controindicazioni occorre sapere che nonostante le numerose proprietà possedute, gli agrumi possono avere anche alcune controindicazioni: il pompelmo, ad esempio, può interferire con il metabolismo di determinati farmaci.
Gli agrumi sono inoltre solitamente sconsigliati alle persone che soffrono di reflusso gastroesofageo o di gastrite, pur essendoci comunque un certo grado di tolleranza.

CURIOSITA’:

1- L’arancia non è siciliana e neanche europea, bensì è originaria della Cina e dei paesi del Sud Est asiatico.
La loro coltivazione iniziò intorno al 2000 a.C. in Asia e si diffuse nel bacino del Mediterraneo molto più tardi.
Il frutto è stato introdotto in Sicilia e in altre regioni del Mediterraneo dalle popolazioni arabe intorno ai secoli VII – VIII d.C.
2-
Le arance sono povere di ferro, ma aiutano a migliorare i livelli di ferro che abbiamo in corpo.
Come è possibile?
La vitamina C ha la capacità di aumentare l’assorbimento del ferro nel sistema digestivo: in questo modo, quando consumiamo un pasto ricco di ferro, possiamo includere un’arancia come dessert per aiutarne l’assorbimento.

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