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Apriamo questa nuova settimana con un primo sfiziosissimo che personalmente non finirei mai di mangiare: fregola sarda in bianco con ricotta di bufala, carciofi fritti, mandorle e zest di limone.
Gli ingredienti potrebbero sembrare tanti, in effetti ho usato diverse materie prime ma ti assicuro che dal punto di vista del sapore, il piatto risulta armonioso e super delicato, con la punta di limone che rinfresca il palato, solleticato dal carciofo fritto e tagliato molto sottile.
Dal punto di vista della realizzazione, si tratta di preparazioni brevissime e più che facili: da una parte si mette a cuocere la fregola sarda come se fosse un risotto, dall’altra si scalda una padella antiaderente e si tostano per due minutini a fiamma media le lamelle di mandorla, e per finire, si taglia sottilissimo il carciofo e si frigge in olio fino a che non diventi ben croccante (5 minuti, nulla di più).
Il risultato è spettacolare: avrai un primo piatto diverso dal solito, fresco, gustoso e leggero allo stesso tempo, bello da vedere e ottimo da mangiare, per coccolarti e per coccolare.
Mi raccomando la ricotta, che sia di qualità: perfetta, per un tocco in più, quella di bufala, con la sua cremosità e delicatezza, secondo me da una vera marcia in più a questo primo.
Per quanto riguarda la ricetta della fregola sarda in bianco con ricotta di bufala, carciofi fritti, mandorle e zest al limone, non avrei nulla da aggiungere: credo di avervi detto in modo puntuale che è facile da preparare e ottima da mangiare…insomma, assolutamente da provare!
Avrei piacere di lasciarti qualche info in più proprio sulla fregola sarda, perché è in generale un alimento che troppo spesso non viene preso in considerazione come alternativa ai soliti primi e secondo me si sbaglia parecchio.
E’ ottima, è un prodotto davvero valido, molto versatile e che ci permette di realizzare diverse pietanze, una più buona dell’altra, senza contare che, se abbiamo poco tempo, la fregola, banalmente fatta al pomodoro, è una meraviglia!
Quindi…leggiamo insieme qualcosa in più su di lei.
La fregola, detta anche pistizione, fregula o freula, è un primo piatto originario della Sardegna composto da palline di pasta di semola vagamente simili a quelle del cous cous ma di dimensioni più grandi e dalla fattura più grossolana: il diametro varia dai 2 ai 6 mm.
La fregola è originaria della zona di Cagliari e Oristano, dove viene condita solitamente con un sugo a base di frutti di mare, una ricetta tradizionale è quella della fregola con le arselle (una tipologia di vongole piccole del Mediterraneo).
Da qui, si parte con la creatività personale e con la fregola si possono davvero preparare tantissimi primi uno più buono dell’altro.
Se un tempo la preparazione della fregola era un procedimento che avveniva solo all’interno delle case dalle massaie esperte, oggi, ormai sono nati tanti produttori artigianali.
La semola di grano duro viene impastata solamente con acqua e sale, poi lavorata a mano girandola e rigirandola fino ad ottenere piccole palline irregolari.
Successivamente la fregola viene essiccata e tostata in forno.
Non cambia molto quindi, dalla preparazione di un altro prodotto molto interessante, ovvero il couscous che sostanzialmente viene presentato semplicemente in dimensioni più modeste e non viene tostato in forno.
Al contrario, la fregola essendo tostata in forno assume il caratteristico colore giallognolo-bruno e il sapore più caldo e di tostato.
La cottura della fregola è piuttosto veloce: bastano pochi minuti (da 5 a 12 a seconda delle dimensioni delle sfere).
Solitamente si cuoce direttamente nel sugo o come se fosse un risotto o ancora, nella zuppa, le palline assorbono i liquidi e aumentano visibilmente la loro dimensione.
Il nome deriva dal verbo latino “fricare” che sta per “sfregare”, e si riferisce al tipico movimento fatto con le mani per darle alla semola la forma di sfere.
La fregola si presta alla dieta per l’intolleranza al lattosio e all’istamina.
E’ invece controindicata nella celiachia e nell’allergia alle proteine del frumento.
Non impatta negativamente sulla dieta contro l’iperuricemia ed è tra gli alimenti concessi in caso di fenilchetonuria.
Ha un elevato contenuto di carboidrati ma nelle dosi corrette può essere utilizzata anche in regimi calorici moderati, quando si segue una dieta per dimagrire.
La porzione media di fregola secca è di 80-90 g (circa 280-320 kcal).
Ti lascio alcuni piccoli appunti per preparare la fregola sarda in ianco con ricotta di bufala al meglio per ottenere un vero effetto WOW che a noi piace tanto.
1- per un risultato delicato e saporito allo stesso tempo che dia davvero una sensazione di leggerezza consiglio di non utilizzare il sale ma di dare sapidità con la quantità segnalata di pecorino romano grattugiato (sono sicura che coomprarlo ne varrà la pena in quanto potrete utilizzarlo in tantissime altre ricette)
2- sempre per dare un tocco in più alla nostra fregola, quell’ingrediente che non si vede, in parte non si sente ma che fa percepire una sensazione molto piacevole, usa pochissimo peperoncino: non dovrà assolutamente essere un piatto piccante e non ci si deve accorgere che c’è tra gli ingredienti ma darà comunque una spinta in più alla tua fregola…non esagerare!
3- ricordateti di aggiungere poco pepe sopra ai carciofi una volta sistemati sopra alla fregola
4- per un effetto super WOW cerca di mettere da una parte carciofi fritti e mandorle e solo sul resto della fregola mettere poco zest di limone…il tuo palato sarà contentissimo e farai un viaggio nel gusto davvero interessante
Qui sotto, come al solito trovi tutti i dettagli della ricetta della fregola sarda in bianco coon ricotta di bufala, carciofi fritti, mandorle e zest di limone e qui, trovi anche il link diretto ad altre ricette che ho proposto qui sul blog.
Ti aspetto domani con un’altra ricetta e come al solito “che la creatività sia con te!“
#INCUCINASTAISENZAPENSIERI
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