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Eccomi con l’ultima proposta dolce di questo mese di agosto: biancomangiare cremosissimo al latte di mandorla con pesche.
Il biancomangiare è un dolce della tradizione culinaria italiana, in modo particolare è tipico della Sicilia e della Sardegna.
Il biancomangiare si chiama così proprio per richiamare il suo colore candido dato dai sui ingredienti principali che sono latte e/o latte di mandorla.
In Turchia e in tutto il Medio Oriente è conosciuto e preparato allo stesso modo sin da tempi remoti e anche il nome della pietanza è la traduzione letterale, dall’arabo, di “biancomangiare”.
Il biancomangiare a quanto pare, era già presente in epoca medievale durante il XIII secolo.
Portato con buona probabilità dagli Arabi, si diffuse in molte parti del Mezzogiorno italiano, particolarmente in Sicilia, dove se ne conserva ancora la tradizione.
In realtà non c’è solo questa versione: qualcuno sostiene che il biancomangiare sia una preparazione di origine francese, diffusasi poi nel tredicesimo secolo.
Da sapere che nei primi ricettari, il biancomangiare era salato, e conteneva petti di pollo o cappone, mandorle, latte e lardo.
La ricetta divenne popolare anche in epoca rinascimentale, quando il biancomangiare veniva consumato durante i banchetti e preparato usando la carne bianca o del pesce e, con molte probabilità, utilizzando abbondanti quantità di zucchero…gusti strani all’epoca!!!
Le versioni di questo dolce goloso e semplice sono diverse.
In Italia è considerato un dolce tipico in modo particolare della Sicilia, nella zona di Modica, ed è anche molto appreazato nella valle d’Aosta.
Alcune ricette prevedo l’uso del latte, altre vogliono rigorosamente solo latte di mandorla, altre ancora un mix di entrambi.
In alcune zone il latte, a prescindere dalla tipologia, viene aromatizzato con scorza di limone e/o bacche di vaniglia e il tutto viene mescolato con dell’addensante, ovvero della farina o dell’amido di frumento.
C’è però anche chi lo prepara in purezza, soprattutto se si utilizza esclusivamente il latte di mandorla.
Una versione è tra quelle più particolari, ovvero quella ragusana che prevede limone, cannella e miele ibleo.
Tornando a noi, il biancomangiare presenta sempre una consistenza simile a quella di un budino, leggermente gelatinosa e pastosa.
Io avevo piacere di rendere questo dolce ancora più sinuoso, fresco e leggero e quindi ho utilizzato solo latte di mandorla e una quantità minore di amido di mais in modo da ottenere un dessert vellutato.
Per dare una nota ancora più estiva, aromatica e leggermente acida ho abbinato delle pesche noci tagliate a cubetti e marinate in poco lime e zucchero a velo.
Come parte croccante ho inserito delle mandorle tritate grossolanamente.
Il latte di mandorla da utilizzare per la preparazione del biancomangiare è quello dalla consistenza densa, solitamente zuccherato e pronto da bere, per intenderi quello della Condorelli per esempio, che tra le altre cose è proprio quello che utilizzo sempre io.
Non va bene la bevanda che si utilizza solitamente in sostituzione del latte, tipo per esempio quella di Alpro, più che altro per la consistenza e per il sapore poco intenso.
Se si utilizza il primo tipo non si deve assolutamente aggiungere zucchero, se comunque si vuole utilizzare il secondo tipo, necessita aggiungere la quantità di zucchero riportata negli ingredienti.
Spero che la mia versione cremosa del biancomangiare al latte di mandorle possa piacerti.
Ti lascio il link diretto verso altre preparazioni sia dolci che salate dove ho utilizzato le mandorle…”che la creatività sia con te!“
#INCUCINASTAISENZAPENSIERI
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