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Il 5 Febbraio è iniziato ufficialmente il Carnevale 2023 che si concluderà di martedi grasso, che quest’anno cade il 21 Febbraio.
Spinta dalla mia golosità e curiosità, ho deciso di fare una sorta di viaggio tra tradizioni golose di diverse parti del mondo per proporti delle ricette a tema un po’ diverse da quelle che siamo già abbondantemente abituate a preparare.
Oggi partiamo dai churros.
Quali sono le origini di questo dolce tanto famoso che troviamo spesso nei mercatini quando andiamo in Spagna o in Francia?
Le origini dei churros in realtà sono abbastanza incerte.
La versione più accreditata vede i pastori nomadi spagnoli come i primi a preparare questo golosissimo e facilissimo dolce: trascorrevano la maggior parte del loro tempo sulle alture della penisola iberica e per via dell’impossibilità di raggiungere le città per acquistare il pane, inventarono un impasto simile ma che potesse essere cotto agevolmente in padella.
A sostegno di questa teoria ci sarebbe l’esistenza di una razza di pecore, la “Navajo Churro”, discendente delle pecore “Churra”, tipiche della penisola iberica, le cui corna ricorderebbero nella forma proprio questa pasta fritta.
In seguito, saranno i Conquistadores prima e gli immigrati spagnoli poi, ad esportare il dolce in Centro e Sudamerica, dove ogni nazione avrà modo di modificarne la ricetta originaria, adeguandola al gusto delle popolazioni autoctone.
Dai churros iberici sono nati il churro relleno (ripieno) argentino, con diversi ripieni, i guava filled churros cubani;,il dulce de leche-filled churro proprio della tradizione messicana e i chees filled churros uruguayani.
Una seconda teoria al contrario, sostiene che l’origine dei churros non sia così sicura e che probabilmente si debba arrivare alla notte dei tempi per trovare le prime versioni.
Sembra che furono i portoghesi, dal lontano Oriente a portarli per primi in Europa.
Durante la dinastia Ming, profondi conoscitori ed estimatori delle tecniche culinarie cinesi, di ritorno da uno dei loro numerosi viaggi, pare che avessero portato con loro un piccolo segreto gastronomico: la ricetta della pasta per il Youtiao, conosciuto come Youzagwei, strisce di pasta salate e fritte, servite a colazione e consumate con riso congee e tofu di latte.
I churros ne sarebbero, in un certo senso, i diretti discendenti sebbene in molti concordino nel sostenere che la forma originaria non fosse quella a stella che conosciamo oggi.
Si dice, infatti, che i portoghesi furono costretti a modificare l’aspetto di quella pasta che originariamente era “tirata” perché in Cina, la condivisione delle conoscenze con gli stranieri era considerata un crimine capitale e, come tale, vietata e punita severamente.
Già da qui si capisce quanto possa essere complesso trovare la “ricetta originale”.
Sostanzialmente due sono le correnti di pensiero: quella che vuole le uova nell’impasto e quella che richiede solo farina e acqua.
Altri due poi, i punti differenti: zucchero o no nell’impasto e latte o solo acqua o un mix dei due.
I churros sono a prescindere dei dolci molto facili da preparare…serve semplicemente una sac a poche e una bocchetta riccia di media grandezza.
Le ricette su internet sono davvero infinite, le due componenti importanti che variano sono le uova e lo zucchero nell’impasto che fanno ovviamente una notevole differenza.
La mia curiosità è nata dal fatto che come al solito, quando devo preparare una ricetta della tradizione, sono andata a leggere diverse versioni per cercare di trovare quella che potesse essere la più golosa e senza intoppi.
Sperando che la mia versione possa incontrare il tuo gradimento, posso sicuramente consigliarti di preparare questo dolce golosissimo anche se non sei affatto interessata al carnevale: sono sfiziosissimi, facili e veloci da preparare, ottimi da soli ma anche, come tradizione vuole, accompagnati da una deliziosa cioccolata calda.
Ti aspetto domani con una nuova ricetta, ti lascio qui il link ad altre ricette di carnevale e come al solito…”che la creatività sia con te!“
#INCUCINASTAISENZAPENSIERI
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