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Oggi, come ho anticipato ieri sera su Instagram, una ricettina con i cardi, verdura di stagione non troppo conosciuta e non sempre amata dai più: crema di ceci con cardi spadellati e speck croccante.
Dopo aver chiesto un po’ le vostre opinioni, ho compreso che in molti addirittura non lo avete mai cucinato: ecco perché ho deciso di iniziare a proporvi i cardi partendo da una ricetta non solo facilissima da preparare ma che potesse, da un lato smorzare il loro sapore abbastanza amaro e dall’altro, farli conoscere per quello che sono, gusto e consistenza particolari annesse.
Eccoli quindi in abbinamento alla crema di ceci semplicemente spadellati con burro e uno spicchio di aglio in camicia che esalta, a mio avviso, tutte le particolarità di questa verdura invernale così poco conosciuta.
Per quanto riguarda la crema di ceci, posso dirvi che è facilissima da preparare: potete utilizzare i ceci già bolliti o cuocerli voi seguendo le istruzioni riportate sulla confezione.
Una volta cotti, dovete spadellarli in padella con uno spicchio di aglio piccolo e poco pepe nero a fiamma abbastanza vivace in modo che si insaporiscano bene e poi frullarli per ottenere una crema vellutata e piuttosto compatta.
Vi consiglio vivamente di frullarli con annesso spicchio di aglio perché il sapore ne guadagna parecchio…se proprio non siete amanti ovviamente eliminatelo prima, ma non rinunciate ad utilizzarlo nella fase di cottura.
Per quanto riguarda i cardi, occorre pulirli bene e poi sbollentarli in abbondante acqua prima di spadellarli con burro e aglio in camicia.
Proprio parlando con molti di voi su Instagram è emerso che la fase della pulitura dei cardi è piuttosto odiata da tutti perché li considerati con le spine e con i filamenti da eliminare.
Forse qualche piccola spinetta ci sarà ma non è nulla di così molesto e per quanto riguarda i filamenti, che in effetti occorre eliminare prima della cottura, vi consiglio di partire dal fondo e coon un coltello fare leggermente leva per pizzicare la base dei filamenti e tirarli, asportandoli fino alla punta, procedendo con delicatezza.
Una volta puliti occorre tagliarli in pezzottoni e poi ancora a bastoncini abbastanza fini dal lato lungo e successivamente farli bollire in acqua e farina per 4-5 minuti.
Intanto dovete sapere che i cardi una volta puliti tendono a scurirsi, quindi per un lavoro davvero ben fatto andrebbero man mano che si preparano tuffati in acqua fredda e limone.
Successivamente vanno fatti cuocere perché solo una qualità di cardo è adatta ad essere mangiata cruda, ovvero la qualità piemontese del cardo Gobbo.
Per eliminare il loro sapore particolarmente amarognolo c’è chi li fa bollire in acqua e latte (un litro di acqua e un bicchiere abbondante di latte) e chi li fa bollire in acqua e limone aggiungendo poca farina e un po’ di olio.
Personalmente prima li taglio a listarelle e poi li tuffo in abbondante acqua leggermente salata, a cui aggiungo 10 g di farina stemperandola bene con una frusta (volendo potete stemperare la farina in poca acqua e versarla successivamente nella pentola).
I tempi di cottura variano dai 12 ai 20 minuti in base alla grandezza dei gambi dei cardi, in quanto alcuni cardi possono essere davvero di dimensioni importanti.
Il punto è che i gambi più esterni vanno sempre eliminati perché molto duri: occorre quindi saperli scegliere bene quando li si compra.
Prediligete cardi non troppo grandi e senza sfumature rosa che ne indicano la NON freschezza.
La maggior parte delle persone poi li taglia a tocchettoni: sicuramente dipende dall’uso che se ne deve fare dopo.
A mio avviso ammesso che non si debbano friggere in tutti gli altri casi vanno benissimo tagliati a listarelle piuttosto sottili: è un modo questo anche per ovviare alla loro consistenza particolare.
Così rimangono sempre gradevolissimi da masticare e risultano cotti dopo appena 5-6 minuti.
Se seguite queste indicazioni che sembrano lunghe ma in realtà sono piuttosto immediate da fare al lato pratico, vrete dei cardi morbidi, non troppo amari (un po’ amari devono esserlo perché è la loro caratteristica) e piuttosto chiari di aspetto.
Dopo questa fase occorre spadellarli a fiamma vivace con burro e uno spicchio di aglio in modo che si dorino bene.
In un’altra padella antiaderente dovete far diventare croccante lo speck: si potrebbe fare anche in forno ma non ne vale la pena per la quantità di speck da utilizzare e per i tempi che sono davvero ridotti: quindi basta adagiare lo speck sulla padella già ben calda e lasciarlo lì, proseguendo a fiamma media, per meno di un minuto e poi sistemarlo su un foglio di carta assorbente.
Ci rimane solo più da comporre il piatto: la crema di ceci prima, al centro i cardi spadellati e ancora ben caldi e poi l’aggiunta dello speck croccante.
Un filo d’olio, se gradite pochissimo parmigiano, poco pepe e via a portare questo delizioso antipasto caldo, che volendo potrebbe essere visto anche come un primo alternativo, in tavola.
Spero di avervi convinti a provare questi cardi sconosciuti provando a capire che alla fine non sono poi così ostici se trattati nei dovuti modi.
Per convincervi ancora di più che la ricetta è molto facile e immediata da preparare ho deciso di catalogarla nelle Ricette Last Minute perché sono convinta che questa potrebbe essere un’idea da tirare fuori, ovviamente se avete gli ingredienti necessari, proprio quando avete anche poco tempo a disposizione e dovete preparare qualcosa di sfizioso e che possa saziare bene.
Se poi desiderata scoprire ancora qualcosa in più sui cardi e capire come mai facciano così bene al nostro organismo vi lascio il link diretto allo SPECIALE SUI CARDI.
Vi lascio quindi alla ricetta della crema di ceci con cardi spadellati e speck croccante, vi aspetto su Istagram per condividere insieme il vostro punto di vista e come al solito…”che la creatività sia con voi!”
#INCUCINASTAISENZAPENSIERI
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