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Avevo piacere di chiudere in modo triofale questa settimana, per me non troppo facile per quanto ricca di belle esperienze lavorative e di nuovi progetti in arrivo: crostata di castagne e farina di farro con noci, coulis di cachi al Rum e crema brulé di mascarpone allo sciroppo d’acero e vaniglia.
Già il nome è tanto, tanto come è questa crostata così golosa e ricca.
Solitamente le mie ricette sono studiate per evitare ingredienti non necessari e per essere equilibrate non solo dal punto di vista nutrizionale ma anche da quello dei sapori e degli elementi utilizzati.
Questo esercizio mi porta ogni volta a scegliere poche materie prime per sfruttarne il meglio e per esaltare in una ricetta creata ad hoc per loro, tutte le caratteristiche principali.
Con i dolci, ultimamente, sto cercando di fare un esercizio un po’ diverso: il principio alla base è il medesimo, ovvero proporre ricette equilibrate nel sapore e negli elementi presenti ma cerco di alzare l’asticella utilizzando più ingredienti tutti necessari a creare sapori intensi e interessanti, che giocano tra di loro per stupire il palato in gusto e consistenze.
Tutto questo rispettando gli equilibri che tanto mi piacciono e mi interessano: no ad ingredienti non necessari, no a quantità eccessive.
La crostata di oggi è l’emblema di questo ragionamento.
Tutto è partito dal fatto che avevo piacere di proporre un dolce con i cachi: il punto è che si possono fare mille torte che hanno nell’impasto i cachi ma a mio avviso, nessuna farà mai la differenza perché il sapore di questa frutta è delicato, la consistenza quasi inesistente e quindi all’interno dei dolci si perdono le qualità migliori, cosa che non mi piace.
Dalle torte ci si sposta ai dolci al cucchiaio e si finisce per fare creme sempre con all’interno la polpa dei cachi e il risultato è più o meno il medesimo.
Mia mamma per esempio ormai si ostina a propormi da anni una crema fredda di cachi, mascarpone e Rum quando non utilizza la ricotta.
Buona, ottima ma…il valore aggiunto di mangiare questo dolcino dove si trova?
Non sento benissimo il sapore tipico del frutto, la consistenza rimane più o meno la stessa, un po’ “viscidina” e così mi annoio anche a mangiarla perché il palato non è sollecitato da consistenze diverse.
Allora pensa e ripensa, è nata la crostata di castagne con farina di farro con noci, coulis di cachi al Rum e crema brulé di mascarpone allo sciroppo d’acero e vaniglia.
Tanti gli ingredienti, tanti i sapori e tante le consistenze.
Pochissime le preparazioni, tutte semplicissime.
Nessuna arte da pasticcere richiesta, tutto davvero molto facile.
Il risultato?
A mio avviso un interessante mix creato per amalgamarsi esaltando, boccone per boccone, le caratteristiche di ogni elemento.
1- si prepara la pasta frolla come d’abitudine
2- si fanno bollire le castangne o si comprano quelle già bollite nel pacchetto sottovuoto e si tritano finemente
3- si tritato molto grossolanamente le noci
4- si frulla la polpa di un caco e lo aromatizza con il Rum
5- si lavora il mascarpone con lo sciroppo d’acero, l’essenza di vaniglia e il latte condensato
6- si cuoce la frolla e si compone la crostata
7- si brucia la crema e si lascia riposare in frigorifero
Non potete dirmi che siano passaggi difficili o che richiedono tanto tempo.
Ecco perché questa crostata può essere preparata senza paura anche dai meno esperti.
1- Per quanto riguarda la preparazione della frolla, frullate finemente le castagne altrimenti in cottura i pezzettini si asciugheranno e daranno fastidio sotto i denti diventando duri
2- Non dimenticatevi di bucherellare bene la frolla prima di farla cuocere
3- Le noci devono essere tritate anche al coltello grossolanamente: i pezzi non devono essere grandi ma nemmeno troppo piccoli. Per intenderci una noce potrebbe essere divisa in 6 peezzettini.
Con il ricavato occorre coprire interamente la superficie della crostata, senza lasciare spazi
4- La crema di mascarpone è facilissima da preparare: montate bene con la frusta gli ingredienti e il gioco è fatto
5- Quando componete la crostata, dopo lo strato di noci occorrerà distribuire lungo tutta la superficie la coulis di cachi: solitamente basta un bel caco grosso e maturo.
6- La crema di mascarpone va messa con una sac à poche in modo da non premere troppo la coulis di cachi e distribuire in modo omogeneo la stessa.
7- Una volta terminata la crostata va cosparsa di abbondante zucchero a velo e bruciata la crema con il cannello: deve essere abbastanza scura, anche un po’ di più rispetto a quello che si vede in foto: in questa fase è normale che la crema diventi un po’ molle, ma niente paura…va messa in frigorifero e lasciata riposare per 30 minuti.
Si ricompatterà e sarà ottima.
8- Prima di servire la torta guarnitela con delle fette di caco, qualche noce e qualche castagna bollita e cospargete nuovamente un po’ di zucchero a velo: va rigorosamente servita fredda
Insomma…direi che ora avete tutte le informazioni per preparare una crostata di castagne e farina di farro con noci, coulis di cachi al Rum e crema brulé di mascarpone allo sciroppo d’acero e vaniglia perfettissima 😀
Vi lascio quindi alla ricetta, vi do come al solito l’appuntamento su Instagram per parlare in tempo reale e per seguire le Stories e come al solito…”che la creatività sia con voi!”
#INCUCINASTAISENZAPENSIERI
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