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Oggi vi propongo una ricettina molto interessante perché preparata con una farina alternativa e con tante materie prime che fanno molto bene: crackers all’avena, curcuma, semi oleosi e Kefir.
Il tempo di preparazione è davvero immediato: basta mescolare insieme tutti gli elementi, stendere l’impasto e cuocere per alcuni minuti.
Per la loro consistenza particolare a mio avviso questi crackers sono molto più buoni il giorno dopo, hanno tutto il tempo per asciugarsi bene e il loro mix di sapori raggiungerà il massimo della prestazione.
Io per comodità ho utilizzato la farina di avena, sappiate che se avete dell’avena in casa di cui non sapete cosa farci, vi basterà frullarla sino ad ottenere una farina più fine possibile.
L’avena è un cereale appartenente alla famiglia delle Graminacee molto utile per la salute.
Ci regala carboidrati a lenta assimilazione, che non causano picchi glicemici e fibre solubili che proteggono l’intestino favorendone le funzioni.
L’avena è ricca di betaglucani, particolari composti in grado di rallentare l’assorbimento del colesterolo cattivo, proteggendo vene e arterie, e di composti fenolici dalle proprietà antinfiammatorie.
Contiene anche potassio, vitamine del gruppo B e il 12% di proteine.
Questo cereale viene anche definito un tonico antifatica, particolarmente utile a luglio, quando caldo e afa fiaccano le forze.
Le fibre solubili sono rappresentate dai betaglucani che donano all’avena la capacità di assorbire liquidi in misura pari a 25 volte il suo volume.
Gonfiandosi nello stomaco, le fibre garantiscono sazietà e intrappolano parte delle sostanze che assumiamo, in particolare grassi e zuccheri, aiutandoci a mantenere in equilibrio i livelli di questi nutrienti nel sangue.
L’efficacia dei betaglucani contenuti nell‘avena è stata confermata anche dall’Efsa, l’Autorità Europea per la sicurezza alimentare.
I celiaci possono consumare prodotti a base di avena solo se riportanti la spiga sbarrata che garantisce l’assenza totale di glutine.
In questo caso ho utilizzato semi di lino, di zucca, semi di Chia e semi di papavero.
Tutti più o meno hanno le stesse proprietà e aiutano a migliorare le condizioni del cuore, del metabolismo, sono antiossidanti e ricchi di energia.
Il kefir è un grande alleato della salute: “keif” significa “benessere”.
La leggenda racconta che fu Maometto a donare i primi grani di kefir, noti anche come il “miglio” del profeta, ai pastori che vivevano sui monti del Medio Oriente. Dal sapore acidulo e leggermente frizzante, il “kefir” è una bevanda che si ottiene per tradizione dalla fermentazione del latte, vaccino, di pecora o di capra.
I grani di kefir, a cui si deve la fermentazione del latte, sono composti da fermenti vivi e da lieviti probiotici che, mescolati al latte, danno vita a un composto costituito da polisaccaridi, proteine e lipidi.
Il “kefiran” (questa la denominazione del particolare mix probiotico che costituisce i granuli di kefir) è l’elemento che fa la differenza tra un semplice latte fermentato e il kefir.
Oltre ai probiotici utili all’intestino, nella sua composizione ne sono presenti almeno 40 tipi diversi, il kefir di latte contiene anche vitamine, soprattutto del gruppo B, minerali, calcio, potassio, magnesio e fosforo e proteine.
Il kefir, inoltre, è povero di calorie e soprattutto di lattosio e può dunque essere consumato anche dalle persone intolleranti a questo zucchero.
Tra le vitamine del gruppo B ricordiamo l’acido folico (la vitamina B9), un integratore indispensabile non solo per le donne in gravidanza (previene le malformazioni al feto) ma anche durante la menopausa, perché è un’ottima difesa contro l’osteoporosi e gli sbalzi emotivi.
Inoltre, la combinazione del magnesio con le vitamine del gruppo B e con il calcio fanno del kefir un alleato straordinario del sistema nervoso e un valido aiuto per contrastare il desiderio di cibo fuori pasto.
È utile anche in presenza di gastrite e problemi digestivi, per l’anziano e il bambino.
Insomma…ci sarebbero motivi per non provare questi ottimi crackers all’ avena, curcuma, semi oleosi e Kefir?
Io direi proprio di no.
Se volete prepararli alla perfezione ecco alcuni facilissimi accorgimenti da seguire.
1- siate abbondanti nell’utilizzo di semi oleosi perché sono la caratteristica principale: devono essere all’interno dell’impasto e anche all’esterno, per quanto questi ultimi tenderanno poi a staccarsi
2- per la dose del Kefir, ovviamente seguite quella riportata nel procedimento ma potrebbe a volte servirne un po’ di più: aggiungete piano piano come mi raccomando sempre
3- volendo, per averli ancora più gustosi potete aggiungere spezie ed erbe aromatiche giocando come più preferite: bene curcuma, curry, origano
Vi lascio sia il link diretto a tutte le ricette proposte con farine alternative, sia alla ricetta di oggi e come al solito “che la creatività sia con voi“!
#INCUCINASTAISENZAPENSIERI
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